Il museo di San Martino nasce per volontà dell’Amministrazione degli anni Novanta con il progetto di restauro e valorizzazione della barchessa ovest della villa Kechler di San Martino di Codroipo per accogliere la cospicua collezione di carrozze d’Epoca di Antonio Lauda acquisita nel 1997.

L’originaria barchessa ovest del secolo XIX disposta in senso ortogonale rispetto al corpo gentilizio della villa, era destinata all’attività di filanda e di scuderia dei cavalli di Carlo Kechler nella prima metà del Novecento.

La planimetria

Le note storiche relative all’originaria filanda si trovano in Ferdiano Bof, “Gelsi, bigattiere e filande in Friuli da metà Settecento a fine Ottocento” Udine Forum 2001. Nel 1854 prese avvio l’attività della filanda a vapore presso la villa Miniscalchi, successivamente Kechler, con 60 bacinelle e 30 sbattitrici.

Il dato trova ulteriore conferma nel Censimento del 1911 fatto tra gli opifici industriali del Comune di Rivolto, dove il setificio di San Martino risultava avere 160 lavoranti (riferimento Registro Deliberazioni della Giunta Comune di Rivolto delib. N. 1-6 luglio 1911).

Il restauro della barchessa ovest a destinazione museale avvenne negli anni 2000-2005 ad opera dello studio di architettura Camporini-Schiavi di Venezia. L’intervento nasce nell’intento di valorizzare l’originaria struttura della filanda ottocentesca nella sua imponente capriata con le feritoie per la ventilazione naturale e numerose finestre lungo le pareti laterali. Il corpo centrale denominato torre, conserva le strutture dei caminetti a muro per scaldare gli ambienti destinati all’allevamento dei bachi da seta. La torre divide l’intera barchessa in due corpi simmetrici, a sud la filanda e a nord la scuderia di cavalli e le stalle.

In uno spazio lungo e rettangolare, tipico della barchessa di villa veneta, è stato concepito il museo strutturato a campate ritmate da colonne e distribuito su tre livelli, altrettanti livelli si ritrovano nella torre centrale attorno ad una vano scale. L’impiego di acciaio, ferro, vetro, gres e legno nella ex filanda, piacentina e seminato veneziano nella torre centrale, conferiscono all’intero complesso, un risultato armonico tra le eleganti trasparenze e le tonalità calde dei materiali impiegati.

La collezione Antonio Lauda (Foggia 1925-Codroipo 2000), fu acquistata nel 1997 dall’Amministrazione comunale del Sindaco Giancarlo Tonutti con Amo Masotti al Bilancio che operarono per la riqualificazione della barchessa di Villa Kechler avviandone l’opera di restauro a destinazione museale. Il museo fu istituito nel 2001 insieme ad altri riconosciuti interventi di qualificazione culturale e turistica della città, come la biblioteca civica Don Gilberto Pressacco, il museo Archeologico nelle ex carceri, la valorizzazione del Parco delle Risorgive e le numerose realizzazioni di piste ciclabili che collegano la città al complesso dogale di Villa Manin di Passariano nonché all’intera campagna circostante disseminata di splendide ville padronali, antiche chiesette e borghi rurali con alcuni importanti mulini ad acqua.

La collezione delle Carrozze

La collezione dei Giocattoli

La collezione d’Arte Bartolini

La Cucina del ‘900

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